Tutto su Charles Bliss, il padre della CAA

La storia di Charles Bliss, l'involontario precursore della CAA

Chi era Charles Bliss?

Charles Bliss (nato Carl Blitz) è stato un ingegnere austriaco vissuto nel XX secolo.

Essendo nato ai confini dell’allora Impero Austro-Ungarico (nell’odierna Ucraina), Carl è stato esposto fin dall’infanzia a una moltitudine di lingue: dal tedesco, lingua ufficiale dell’impero, allo yiddish e all’ebraico antico, le lingue collegate alla sua religione. Ciononostante, le lingue non sono mai state il suo punto forte, perché ha sempre trovato "insensato esprimere la stessa cosa con tante parole diverse”.

Per questo, ha preferito dedicarsi alle materie scientifiche, da lui predilette, e alle arti sceniche, alle quali l’avevano fatto avvicinare i genitori. Queste ultime riescono anche a farlo rilasciare dal campo di concentramento di Buchenwald, esperienza di cui Carl serberà il ricordo per tutta la vita.

Un’altra costante della sua vita è Clara Adler, la sua seconda moglie. L’amore per Clara e il desiderio di riunirsi a lei dopo l’esperienza di Buchenwald lo porteranno prima in Inghilterra, dove Carl cambia il proprio nome in Charles Bliss per annullare ogni collegamento col termine “blitz” e i bombardamenti, e poi in Cina, dove i due troveranno rifugio come immigrati.

In Cina Charles si dedica allo studio del cinese, e inizia ad appassionarsi al particolare sistema di scrittura di questa lingua. I caratteri del cinese, infatti, possono essere "letti e compresi da persone di lingue diverse”. Quest’idea dà a Charles un’illuminazione vera e propria, che lo porterà per tutta la vita a cercare di ricreare un linguaggio internazionale con le stesse caratteristiche.

È per questo che nel 1943 pubblica su Our Life il suo “New World of Writing”, teorizzando una scrittura in simboli comprensibile in tutto il mondo. Questo sarà però solo il precursore della sua opera più importante, che avverrà qualche anno dopo, a seguito dello spostamento di Charles e la moglie Claire a Sydney.

È infatti nel 1949 che Charles pubblica i 3 volumi di Semantography (nome da lui attribuito alla scrittura mondiale). Sottotitolo dell’opera era “una scrittura logica per un mondo illogico”. L’obiettivo di Bliss con quest’opera era di comunicare indipendentemente dal paese d’origine, superando qualunque barriera linguistica.


Semantography (1949 e 1965)


Il sistema utilizzato da Bliss in Semantography si basava sul comunicare concetti attraverso le immagini. Per questo Bliss creò un sistema di circa 100 simboli, dichiarando in seguito che ne sarebbero bastati 32. Oltre ai simboli, sviluppò indicatori che ne indicassero, appunto, la funzione, e classificatori.

L’ideale di Bliss e del suo sistema di simboli era ribaltare il mito della torre di Babele, abbattendo le barriere linguistiche. Nella sua immaginazione, i primi usi dei “Simboli di Bliss” sarebbero stati “nei luoghi pubblici, nei cinema, negli hotel, e poi sui passaporti, nei sottotitoli di film, giornali, riviste”.

Alla fine, Semantography e i simboli di Bliss, pur ricevendo l’approvazione di numerosi nomi del mondo di linguistica e filosofia (come Bertrand Russell), non conobbero alcun successo presso la comunità scientifica.

Questo fino al 1974, quando il suo libro attira l’attenzione dell’Ontario Crippled Children Center, che ha intenzione di utilizzare i simboli come “metodo in cui bambini con linguaggio scarso o assente, e con limitate capacità fisiche, possano comunicare le loro idee tramite l’uso di simboli visivi”. Queste parole compaiono nella prima lettera del centro a Bliss che, nonostante lo scetticismo iniziale e il timore che il suo sistema potesse venire erroneamente espanso e reso più complesso, una “nuova Babele di simboli”, accetta la sfida e inizia una lunga e fruttifera corrispondenza con il centro canadese.

Le lettere tra l’Ontario Crippled Children Center e Charles Bliss sono ciò che ha dato origine a quella che oggi conosciamo come CAA, la Comunicazione Aumentativa Alternativa.


La CAA oggi


I simboli di Bliss sono stati i precursori effettivi della moderna CAA, ma hanno fin dall’inizio proposto un obiettivo diverso. La Semantography si proponeva infatti come linguaggio vero e proprio, una lingua ausiliaria, mentre la CAA è sempre stata utilizzata come rinforzo comunicativo, piuttosto che sistema linguistico. Proprio per questo, i simboli non sono che una delle tante strategie comunicative della CAA.

Il diverso scopo ha fatto sì che la natura dei simboli cambiasse dal set originale. I simboli della CAA sono infatti pensati in aggiunta al testo, per facilitarne la comprensione. Pertanto, ne sono state sviluppate raccolte diverse da quella originale, e diverse anche tra loro: i primi negli anni ‘80, negli Stati Uniti, sono stati i PCS (Picture Communication Symbols), seguiti poi dai WLS (Widgit literacy symbols) nel Regno Unito nel 2000 e dagli Arasac in Aragona.

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L’uso dei nuovi simboli si è poi espanso dal semplice supporto e rinforzo comunicativo. Ad oggi, la CAA è utilizzata in tutto il mondo in numerosi ambiti: materiali comunicativi, software e, soprattutto in Italia, albi illustrati inclusivi. Questi ultimi sono dedicati in particolare a bambini in età scolare e prescolare, a bambini di lingua diversa da quella italiana e a bambini che hanno difficoltà con il linguaggio verbale, fra cui in particolare i bambini con una sindrome dello spettro autistico.

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